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19 gennaio 2015

Marché Libre fa concorrenza all’Aim in febbraio due società italiane

SI TRATTA DI HIGHTEL TOWERS E MC REAL ESTATE,
CHE SI AGGIUNGONO ALLE TRE GIÀ QUOTATE FRA IL 2012 E IL 2014,
AZ LEASING, MEDIOCREDITO EUROPEO E INDUSTRIAL HOLDING

Sempre più società scelgono di quotarsi al Marché Libre di Parigi, al posto dell'Aim Italia. E non si tratta soltanto di aziende estere. In corsa ci sono anche diverse matricole italiane. “Entro inizio febbraio porteremo sul Marché Libre quattro società: due aziende italiane, Hightel Towers e MC Real Estate, e due investment company lussemburghesi, Sunstream e Mandalore”, anticipa ad A&F Luca Perconti, Coo di Methorios Capital, società che ha già effettuato quattro Ipo sul mercato francese, di cui tre italiane: Az Leasing (luglio 2012), Mediocredito Europeo (novembre 2012) e Industrial Holding (marzo 2014). E la stessa tendenza è confermata anche da Giovanni Natali, ad e socio fondatore di Ambromobi-liare, società di Financial Advisory, che a fine dicembre 2014 ha curato le Ipo di Luigi Botto (lanificio), Sintesi (arredamento) e Semplicemente (scatole nere per automobili) e in precedenza quella di Essere Benessere. “Abbiamo allo studio due altre operazioni sul Marché Libre: un broker di Borsa inglese e una società americana di consulenza informatica alle banche”, puntualizza Natali. Con gli ultimi tre ingressi, sale a 7 il numero di società italiane presenti sul mercato gestito dal Nyse Euronext. Pioniera è stata Az Leasing, nel luglio 2012. “Siamo soddisfatti della quotazione sul Marchè Libre”, spiega il presidente Giovanni Giuliano, che ritiene il mercato francese molto simile all'Aim Italia. Ma con alcune differenze: “I costi di quotazione, che sono almeno il 50% più bassi rispetto all'Italia, e i più veloci tempi di collocamento, in genere un decimo rispetto all'Aim. Inoltre, la possibilità di aumentare il flottante a oltre 2,5 milioni di azioni in circolazione, in modo da passare al più liquido mercato Alternext”, conclude Giuliano. Le ultime tre Ipo sono state Luigi Botto, Sintesi e Semplicemente, che sono sbarcate a Parigi tra il 20 e il 29 dicembre. Tutte e tre le aziende fanno capo a Ikf, società quotata sull'Aim Italia e specializzata nell'acquisizione e rilancio di aziende in crisi. “Sul Marché Libre la procedura di ammissione è decisamente più veloce rispetto all'Italia, i costi sono inferiori ed è un mercato che vanta più di 280 società quotate rispetto alle 55 dell'Aim Italia”, spiega Mario Ga-letti, socio di maggioranza di Ikf. Con le tre Ipo, Ikf ha realizzato una plusvalenza di circa 14 milioni in un anno e mezzo, da quando cioè le ha acquisite. “In fase di Ipo, abbiamo raccolto prenotazioni per complessivi 1,5 milioni di euro e prevediamo di raccoglierne ancora altrettante entro fine gennaio, in modo da arrivare ad avere un flottante di circa il 18% per il lanificio Luigi Botto, del 15% per Sintesi e del 24% per Semplicemente”, conclude Galetti.

 

03 dicembre 2012

Az Leasing punta sulla licenza bancaria

Intervista al presidente di
Az Leasing,
Giovanni Giuliano

LA SOCIETA', PARTITA CON UN FINANZIAMENTO E LEADER NEL MICRO LEASING,
NEL LUGLIO SCORSO SI E'; QUOTATA AL MARCHE0; LIBRE DELLA BORSA PARIGINA.
"LA PROCEDURA E'; COSTATA MENO DI QUELLA DI BORSA ITALIANA”

Sono partiti con un finan­ziamento di un milione di euro ottenuto dal Fei, Fondo eu­ropeo degli investimenti. Puntano a creare un polo italiano del microcredito per le Pmi del Mezzogiorno e in prospettiva del mercato nazionale. Per aumentare il capitale Az Leasing, società leader nel microleasing, nel luglio scorso si è quotata alMarchè libre della Borsa parigina gestito da Nyse Euronext. Per la quotazione, la pubblic company, che conta una trentina di soci,si è avvalsa della collaborazione di Methorios Capital, sia advisor finanziario dell’operazione sia investitore con il 2%; di Arkeon Finance, specialist francese di joint bookninner dell’offerta istituzionale, lead manager e sponsor del collocamento deIl’offerta pubblica. E’ pronto un aumento di capitale fino a cinque milioni riservato a investitori istituzionali, fondi, banche, Family office e piccoli fondi di venture capital.
Perché la quotazione al Marché Libre di Parigi? "E’ un mercato più alla nostra portata - risponde il presidente di Az Leasing, Giovanni Giuliano, casertano di Aversa, 44anni - prevede procedure più semplici e costa molto meno. Inoltre contempla just listing, che offre alle aziende I’opportunità di essere “misurabile” nel valore e sottoposte al con­trollo degli enti. Abbiamo speso 75 mila euro, un terzo rispetto a Piazza Affari, e in un road show all'ambasciata italiana abbiamo incontrato Bnp Paribas, che si è detta interessata all’iniziativa". La quotazione è uno step per il passaggio entro 18 mesi all’Alternext.
Operativa sul micro Ieasing dal 2011 Az Leasing pub erogane credito alle microimprese con alme­no 10 dipendenti e due milioni di fatturato o due milioni di asset. Ha aperto quattro sedi: Roma, Ta­ranto, Aversa e Messina. La società opera in un mercato di nicchia, il leasing per l’indotto dei soci confindustriali. Tra i clienti target, oltre at consumatore privato, ci sono Ia pubblica amministra­zione, le università e le imprese. Nella società stanno entrando banche locali, come il Credito cooperativo di Messina, gli artigiani di Confindustria nel Tarantino, professionisti e consulenti della rete Luiss. "Quando avremo raggiunto almeno 8 milioni di raccolta e di impieghi - dice Giuliano - vogliamo chiedere la licenza bancaria esclusivamente per il micro leasing".

 

11 luglio 2012

Dalla Campania a Parigi Az Leasing debutta in Borsa

Il micro leasing made in Italy sbarca in Borsa. Ma preferisce farlo a Parigi al Marché Libre, dove venerdì prossimo, 13 luglio, ci sarà il debutto di Az Leasing.
L’azienda campana, fondata nel 2007, leader in questo particolare settore del leasing, è la prima italiana a scegliere il segmento del listino francese dedicato alle Pmi, che ha la particolarità di essere regolato ma non regolamentato. Una caratteristica che rende più facile l’accesso. Quello di Az Leasing, accompagnato da Methorios Capital e Arkeon Finance, non avverrà con un’Ipo vera e propria ma con un <<just listing>>, una vendita diretta di azioni sul mercato, al prezzo di 1,6 euro, che valorizza la società 4 miliardi. Tutto in tempi rapidissimi, insomma. Per questo la scelta del Librè Marche: è in grado di fare emergere subito la valorizzazione della società, facilita gli di aumenti di capitale e la possibilità di effettuare acquisizioni pagando con azioni, spiegano fonti vicine ad Az Leasing.
L’azienda, fondata da un gruppo di manager campani, è specializzata nella con¬cessione di leasing per beni strumentali di valore inferiore ai 25 mila euro, ad aziende con meno di 10 dipendenti, fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, senza garanzie e basate in zone in cui è difficile l’accesso al credito. Il perimetro d’azione, visti i tempi, è piuttosto ampio, e il ri¬schio ridotto dato che il bene resta di proprietà di Az Leasing. La quale ora vuole far crescere il modello di business. Partendo dalla vetrina di Parigi.

 

 
 
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